Stampa & Omissis [21-01-22] – Italia e italiani: OBBLIGO o VERITÀ?

Siamo partiti dall'”obbligo” di una semplice mascherina e siamo arrivati all’obbligo di essere “certificati” per poter in pratica avere riconosciuto lo status minimo sindacale di esseri umani. Nel frattempo, il tutto si è accompagnato in questi 2 anni ad una lotta senza frontiere contro le Fake News e “pro veritate“, con gli auto-proclamati “Professionisti dell’informazione” sempre attentissimi ad etichettare tutto quanto non facesse parte del racconto, talora come Fake News, e tutti coloro che parlavano o affermavano opinioni o dati di fatto diversi come negazionisti, complottisti, no-vax, no-pass ecc…
Insomma, c’è una etichetta con il quale identificare “il diverso” per ogni stagione e per ogni situazione.

La cosa buffa però è che mano a mano che il tempo passa, molto di quello che prima erano Fake News, bugie, menzogne, senza colpo ferire, ad un tratto, diventano verità: è sufficiente che uno dei cantori, con assoluta tranquillità, lo affermi ed a quel punto scatta il riposizionamento immediato di tutti, non solo scordandosi ciò che si era imposto ed urlato fino al giorno prima, ma addirittura negando di aver mai fatto affermazioni che andassero in senso contrario.
In tutto questo però, abbiamo parlato di quello che accade in Italia, ma non abbiamo ancora parlato di un’altra parte fondamentale dello scacchiere: gli italiani in tutto questo cosa fanno? Cosa preferiscono? Una difficile e faticosa comprensione o un comodo e facile racconto per fanciulli? Insomma, meglio un comodo obbligo oppure una scomoda verità? Parliamone insieme

Conduce per MRTV Marco Ludovico